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  • Writer's pictureAlessio Amatulli

Smart Hygiene: digitalizzare la gestione degli spazi comuni di una struttura universitaria

Il nostro percorso verso una gestione smart dell’igiene ambientale e delle aree comuni di una università, svolto attraverso un processo di intervento e di valutazioni tecnico/economiche realizzate per fornire all’amministrazione una visione completa ed in tempo reale delle performance di ogni sua area bagno e della qualità dell’aria indoor.


IL PARTNER

Un grande polo universitario dedicato alla formazione e all’istruzione di studenti in medicina e biotecnologia.

L’ateneo conta più di 13 mila visitatori giornalieri, tra allievi, docenti, ricercatori e personale tecnico ed amministrativo.

L’edificio inoltre comprende più di 75 aree bagno, ognuna fornita con dispenser per la carta igienica, carta asciugamani, distributori di sapone e di gel disinfettante.

Sono presenti anche 3 diverse aree studio, 2 zone relax, 1 biblioteche, 1 grande sala conferenze e 1 mensa comune, tutti spazi costantemente affollati e/o utilizzati da visitatori e ospiti della struttura.


LE SUE DIFFICOLTA’

A seguito dei lavori di ristrutturazione e rifacimento di larga parte delle aule e dei laboratori che hanno permesso di installare un nuovo sistema di aerazione e condizionamento, l’università ha deciso di condurre un’indagine attraverso interviste individuali svolte a campione per verificare se i numerosi segnali quali sonnolenza, spossatezza, mal di testa e irritazione di occhi naso e gola accusati frequentemente sia dagli studenti che dal personale docente ed amministrativo, fossero o meno riconducibili alla “Sindrome dell’edificio malato”.

In aggiunta a questi tipici fastidi da inquinamento dell’aria indoor, sono sorte anche numerose lamentele riguardanti la scarsa igiene della struttura e la mancanza di un sufficiente distanziamento sociale a causa del sovraffollamento delle aule.

Infine è stata rilevata una scarsa manutenzione e gestione delle varie aree comuni dell’università, ritenute dagli intervistati poco igieniche o spesso prive dei rifornimenti sanitari di base come la carta, il sapone ed il gel disinfettante.

Il rischio di proliferazione e diffusione di virus e batteri, così come la volontà di migliorare la pulizia e la manutenzione dell’edificio, ha spinto l’istituto a rivolgersi a YouTissue.


LA NOSTRA SOLUZIONE

Al fine di verificare quale fosse il rischio di proliferazione e diffusione di virus e batteri, YouTissue ha innanzitutto fornito l’edificio scolastico di un sistema di Air Quality Monitoring.

Sono stati installati Sensori IoT adibiti al controllo della qualità dell’aria in ogni aula o spazio comune presente nell’università.

Così facendo il personale addetto avrebbe avuto sotto controllo costante:

  • I parametri di sicurezza dell’aria (CO2, gas Radon, VOC-volatile organic compounds, etc)

  • Le misurazioni atmosferiche (Temperatura, Pressione, Umidità e Particolato sottile (PM1 – PM2,5)

  • Il rischio di proliferazione dei virus, grazie ad uno speciale parametro Virus Risk che fornisce un’indicazione di pericolo attraverso una scala numerata da 1 a 10

Sono stati applicati sensori digitali anche a porte e infissi per verificare, in maniera non invasiva, il flusso di persone nei vari ingressi universitari, sia in termini di frequenza che di numero di occupanti.

Questo permette di ottenere dati in tempo reale sulla necessità di aumentare la ventilazione delle aree più affollate, oppure di migliorarla durante i momenti della giornata con maggiore affluenza.

Infine sono stati dotati di Sensori IoT anche i dispenser di carta, sapone e gel in modo da garantirne il costante rifornimento.

Attraverso l’invio di specifici alert (sms o email) istantanei gli operatori possono conoscere le condizioni dei dispenser ed intervenire in maniera efficiente e mirata.


I RISULTATI  RAGGIUNTI

A seguito del nostro intervento l’università ha immediatamente riscontrato una notevole semplificazione nella gestione delle aree comuni e delle aree bagno riuscendo, grazie ai dati ricavati dall’utilizzo dei nostri servizi digitali, a pianificare interventi di pulizia specifici ed immediati.

Se prima il personale utilizzava il 30% del proprio orario di lavoro solamente per controllare i rifornimenti di carta, sapone e gel di ogni bagno e area comune, adesso quel tempo viene impiegato per apportare interventi realmente necessari, grazie agli alert che riceve direttamente dai dispenser in esaurimento.

Dal confronto dei report ottenuti dopo l’immediata installazione dei Sensori IoT e quelli ricavati a distanza di 3 mesi, si è potuta constatare una netta diminuzione della concentrazione di tutti gli inquinanti dell’aria, risultata inferiore di oltre l’80%.

Come seconda verifica, è stato nuovamente proposto dall’università il sondaggio relativo alla pulizia e al benessere percepito durante la permanenza in struttura.

I questionari mostrano che studenti e personale universitario percepiscono un maggior livello di igiene e ordine nelle varie aree comuni, giudicando anche considerevolmente migliorata la loro condizione di comfort generale e performance cognitiva (quest’ultima positiva segnalazione è certamente la conseguenza di un’accurata valutazione e trasformazione della qualità dell’aria!).

Come aggiuntiva ottimizzazione, l’università ha deciso di riorganizzare i propri addetti ai servizi di pulizia secondo uno schema strategico basato sulle affluenze rilevate dai sensori IoT.

In particolare ha ritenuto che le biblioteche e le zone relax necessitassero di 2 operatori in più durante le ore pomeridiane, mentre nell’area della mensa sono stati collocati ben 4 ulteriori collaboratori durante la fascia oraria del pranzo.


LE ASPETTATIVE FUTURE

Grazie ai cambiamenti attuati, in termini di organizzazione del personale e frequenza degli interventi di manutenzione e ricarica dispenser, all’interno di un arco di tempo compreso tra i 6 e gli 8 mesi sarà possibile osservare un risparmio economico compreso tra il 10% e il 15%.

Una concreta riduzione delle spese è anche conseguenza di un’aumentata consapevolezza riguardo al consumo di carta, sapone e gel.

L’università potrà anche pianificare in modo ottimale la propria fornitura di consumabili, ordinando solo secondo le sue reali necessità.

Infine l’istituto sta valutando l’eventuale assunzione di 2 nuovi addetti alle pulizie durante le giornate di orientamento universitario (Open Day), date in cui il flusso di utenti che vogliono visitare e conoscere da vicino i corsi di studio è molto alto.

Tale possibilità non intaccherà il budget dedicato, proprio in ragione del risparmio ottenuto attraverso la rinnovata organizzazione del personale.

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